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I "MAESTRI" DEL SEMINARIO DI UDINE

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TotusTuus
view post Posted on 15/8/2006, 16:01




I "MAESTRI" DEL SEMINARIO DI UDINE 1



L'"Avvenire" del 2 aprile 2005 riferì, dandone rilievo, circa le tesi sostenute nell'ambito di un convegno massonico da un giovane studioso triestino che si occupa di filosofia. Maurizio Blondet, inviato del quotidiano a Rimini per seguire i lavori del convegno, riferisce che il giovane relatore sostenne tra l'altro:

1) che è un errore ritenere che la modernità sia sinonimo di secolarizzazione: ciò renderebbe i massoni cristiani "eretici" -affermò- e ciò (sembra di capire) sarebbe inacettabile.

2) che modernità e nichilismo sarebbero la stessa "cosa": l'uomo moderno, infatti, nascerebbe con la "scoperta" secondo la quale la vita sarebbe priva di senso e, soprattutto, nel momento in cui non attribuirebbe un significato negativo a questa "scoperta".

3) che solamente il nichilismo garantisce il pluralismo che poggerebbe, dunque, sull'assunzione dello "spazio vuoto" in cui tutte le posizioni "convincono", perchè tutte "infondate".

Come si vede, siamo in presenza dell'esaltazione della forma più radicale del relativismo. Si tratta dell'antitesi dell'insegnamento della Cattedra di Pietro e, in particolare, di una presa di posizione radicalmente contraria al magistero di Benedetto XVI.
Che cosa ha a che fare tutto ciò con il Seminario aricivescovile di Udine? Nulla, si potrebbe rispondere. Nulla, se non si dovesse registrare un fatto. "Avvenire" non poteva certo sapere (e, quindi non ne parlò) che lo stesso relatore del convegno massonico di Rimini il 9.10.1995 fu chiamato a parlare nel Seminario arcivescovile di Udine. Il tema assegnatogli fu: "Religione per adulti".
Non sappiamo che cosa abbia effettivamente detto, anche se è facile immaginare quali tesi abbia esposto e difeso.
Ci limitiamo a registrare: a) che il Seminario arcivescovile di Udine nel 1995 invitò a parlare un nichilista; b) che questo nichilista è lo stesso relatore di un convegno massonico; c) che i suoi orientamenti e le sue convinzioni non sono nel tempo mutati, essendosi piuttosto consolidati. Non volevamo credere a quanto scritto e pubblicato diversi anni fa dall'autore di un opuscolo, secondo il quale nei Seminari di Udine e di Trento ci sarebbero forti penetrazioni massoniche. Quello che, però, dobbiamo registrare e il fatto che massoni sono stati invitati a parlare (hanno parlato e, forse, ancora parlano) nel Seminario arcivescovile di Udine.

1 Tratto da: "Instaurare omnia in Christo - periodico cattolico, culturale, religioso, civille", n° 2 (maggio-agosto 2006)
 
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