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Sacerdozio cattolico: fra sbandamenti postconciliari e necessità di un totale restaurazione

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aragorn88
view post Posted on 4/5/2009, 00:35




Non toccate l’abito talare!!!



Di Giuseppe card. Siri



Non si tocchi il costume sacerdotale prescritto dalla legge canonica. La somma delle regole che guidano il costume del sacerdote deve essere sempre uguale in tutti i tempi: deve presentare l’uomo di Dio, il modello secondo l’unico Vero Esemplare, Cristo; l’uomo del Sacrificio, predicatore della Croce e della salvezza prima col suo esempio che con la sua predicazione; colui che sta sull’altare e non l’abbandona mai nello stile, anche quando deve scendere tra il mondo.
Si potrà di questa somma spostare qualche addendo per adattarlo al tempo e all’ambiente in cui si vive, ma la somma non potrà alterarsi e un addendo rimosso dovrà sempre essere compensato con un altro addendo. Il popolo attende il sacerdote così e così lo attendono in fondo all’anima quelli che lo avversano.
È in questa luce che va trattata la questione dell’abito sacerdotale. Il segno esterno del sacerdozio ha tuttora il grande valore di un tempo e più l’abito ecclesiastico è diverso da quello comune, più resta gradito al popolo.
[…]
L’abito talare difende i sacerdoti e nessuno può contestare che con un abito ecclesiastico diverso, facilissimo ad essere camuffato, uno può fare quello che vuole ed acquista la integrale libertà del peccato. Sarebbe un adeguamento questo? Sarebbe una migliore piattaforma di risposta al mondo che ha estremamente bisogno non di un uomo qualunque, ma del Sacerdozio? Non si citi l’esempio di Paesi nei quali – fino a pochi anni fa gli unici – da lungo tempo i sacerdoti non portano in pubblico da lungo tempo la talare. L’uso dell’abito ecclesiastico ridotto e ridottissimo è dovuto alla necessità di vivere in una Diaspora tra molti abitatori protestanti e perfino è dovuto alle persecuzioni delle quali furono oggetto i cattolici. Non è un’origine gloriosa, ma solo di necessità. Non mettiamoci a quel punto. E prima di prendere decisioni, pensiamoci bene.
 
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