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Contro sodomiti e massoni

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aragorn88
icon7  view post Posted on 4/4/2006, 16:33




Europarlamento: nasce la «lobby cattolica».




Contro gay e massoni una lobby pro Vaticano.

Ha preso vita nell'Europarlamento l'Associazione per la Fondazione Europa, che riunisce italiani, francesi, polacchi e spagnoli per difendere la minoranza cattolica discriminata. Negli ultimi dieci anni, infatti, sono state più le condanne riservate dalla Ue al Vaticano che quelle comminate a Cina e Cuba...



di Andrea Morigi.


Libero 23 marzo 2006.


Nell'Unione europea "senza radici cristiane" spunta a sorpresa una lobby cattolica. Per smentire la teoria laicista, che ignora l'eredità culturale e civile della religione, è bastato il gesto con cui ieri si sono presentati, italiani, francesi, polacchi e spagnoli, riuniti sotto la sigla "Associazione per la Fondazione Europa". Ufficialmente, nascono per promuovere i principi della Dottrina sociale della Chiesa nelle istituzioni comunitarie. In realtà hanno costituito un gruppo per la tutela di una minoranza discriminata. Non proprio una specie in estinzione ma - soprattutto dopo che la bozza di costituzione europea ha abolito un patrimonio di duemila anni di storia - poco ci manca. Se l'intergruppo gay/lesbico al Parlamento europeo conta ben 120 componenti in grado di respingere la nomina di un commissario, proclamando che «gente come Benedetto XVI e Buttiglione offrono il sostegno culturale a coloro che emarginano gli omosessuali», la costituzione di un intergruppo di eurodeputati cristiani è rimasta una chimera durante numerose legislature. Così, recentemente, è passata con 480 voti a favore una risoluzione come quella contro l'omofobia, che prelude all'istituzione del matrimonio gay. Invece la mozione di solidarietà per don Andrea Santoro, martirizzato in Turchia da un musulmano, ce l'ha fatta per il rotto della cuffia, grazie a una maggioranza di appena 8 voti. Chi si azzarda a remare controcorrente, la paga. La deputata slovacca Anna Zaborska, che il Partito Popolare Europeo ( PPE) aveva proposto a capo della Commissione dell'Europarlamento sui Diritti delle Donne e dell'Uguaglianza dei Generi, si è vista al centro di un linciaggio morale. Il Parlamento europeo - e i deputati nazionali degli Stati membri - sono stati inondati di opuscoletti di denuncia contro l' «Influenza cattolica conservatrice in Europa». Zaborska è anti-abortista e contraria al riconoscimento delle unioni gay. Così è scattata la mobilitazione. Ma un drappello di coraggiosi c'è. L'italiano Giorgio Salina, esperto della Nunziatura apostolica, è il presidente dell'associazione. Nei corridoi di Bruxelles e Strasburgo lo bolleranno come "l'inviato del Vaticano". E in un ambiente dove va più di moda il grembiulino massonico che il crocifisso, la prima battaglia sarà quella contro l'emarginazione. Nella conferenza stampa di presentazione, si chiede almeno una pari dignità per la cultura cristiana: «Tutte le culture vanno rispettate, difese e promosse, sia quelle di gruppi maggioritari, sia quelle delle minoranze. Ma non può esservi dubbio che deve essere rispettata, difesa e promossa la cultura che, insieme alla cultura greco latina, in parte alla cultura islamica presente per un certo periodo in alcune aree del sud del continente, insieme alla cultura illuminista e marxista, più di ogni altra ha contribuito a fare dell'Europa ciò che è ora». Finora, gli unici sedicenti cattolici organizzati, con tanto di ufficio di rappresentanza a Bruxelles, erano i Catholics for a Free Choice (Cffc), cioè gli abortisti, nati fuori dalla Chiesa per combatterla. La loro presidente, la statunitense Frances Kissling, è stata fondatrice in America della Federazione Nazionale per l'Aborto e partecipa a seminari con Emma Bonino e Marco Pannella. Ma la Conferenza episcopale Usa l'ha scomunicata da sei anni. In Europa, solo i vescovi spagnoli l'hanno sconfessata. Ma una cinquantina di fondazioni Usa finanziano i Cffc con 900 milioni di dollari l'anno. E il denaro è la chiave per aprire molte porte dell'euroburocrazia.
Rimangono numerosi altri spazi antagonisticamente da riempire, che l'Associazione per la Fondazione Europa indica traendoli dal Manifesto di Bruxelles del 2003: libertà religiosa, libertà politica e riconoscimento dello statuto delle Chiese. Poi i temi più controversi: il diritto alla vita, la famiglia fondata sul matrimonio tra la donna e l'uomo. Infine sussidiarietà e solidarietà, due paroline che provocheranno terribili fastidi, rispettivamente, a socialisti e liberalconservatori. Ma la democrazia senza valori diventa totalitarismo, diceva Papa Giovanni Paolo II. E la Fondazione Europa non lo nasconde: «La verità sull'uomo, sulla vita, sulla convivenza nel creato, non può essere stabilita da maggioranze, quali che siano».








 
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view post Posted on 21/8/2015, 13:59
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Visto tutto l complottismo e la disinformazione che trovate in giro sulla massoneria, vi posto l'intervista
che si trova in versione completa a questo link www.milkmilano.com/?p=6016

Domanda: Si dicono tante cose sulla Massoneria. Si dice che serva principalmente per favorire i suoi iscritti nel lavoro, negli affari, anche a scapito di estranei magari più meritevoli; si dice anche che, identificandosi nella P2, sia una associazione di complottisti che vogliono acquisire il potere politico dello Stato, o che, addirittura, attraverso organismi internazionali e sovranazionali, come il gruppo Bilderberg, voglia conquistare il potere su tutto il mondo. Ci può chiarire cosa c’è di vero o di falso in tutto questo?

Risposta: Come forse lei avrà forse già sentito dire, la Massoneria è una istituzione iniziatica; la sua forma ed il suo funzionamento le sono trasmessi tradizionalmente, attraverso il tempo. Essere iniziatica significa che essa esige che i suoi membri siano « iniziati ».

Per iniziazione, intendiamo un meccanismo rituale, fatto di azioni, prove, parole, idoneo a cambiare nella sua essenza la condizione esistenziale della persona che viene iniziata, in modo da permetterle l’accesso ad una nuova prospettiva della vita, in senso, diciamo, conoscitivo, che la renda totalmente « altro », facendola rinascere ad un nuovo status che gli rimarrà impresso per tutto il resto della sua vita.

In buona sostanza, la Massoneria persegue il perfezionamento interiore dei suoi membri, la reintegrazione dei poteri dell’essere umano iniziato, e l’educazione ad usarli in armonia con un Principio Assoluto, un Ente (non una Entità) trascendente (quello al quale le varie religioni danno il nome di Dio o di un Dio Unico), e per il bene dell’Umanità. La Massoneria definisce questo Principio Assoluto col termine di Grande Architetto dell’Universo, ricordandoci che l’etimologia di “architetto” viene dal greco Arké (’ = sostanza primordiale) e Tektòn ( = costruttore).

Nel momento in cui l’iniziato entra a far parte della compagine massonica, gli viene detto che lui è un « fratello » per tutti gli altri, come tutti gli altri sono dei « fratelli » per lui, mentre un attimo prima (ancora bendato) gli è stato chiesto se lui, nel caso che, una volta ammesso, trovasse tra i massoni qualcuno che, per convinzioni politiche e religiose o per altro motivo, lui avesse considerati fino a quel momento un “nemico”, sarebbe disposto ad abbracciarlo ed a considerarlo un fratello; e, senza dargli il tempo di rispondere, gli si fa osservare che la persona che lui considera eventualmente un nemico, essendo presente tra i massoni, ha approvato la sua ammissione ed è pronto ad abbracciarlo come un “fratello”. Dopo di che gli si sollecita la risposta, che, se non dovesse essere positiva, interromperebbe la prosecuzione della cerimonia.

Creandosi, dunque, questo rapporto “fraterno” tra i massoni, è naturale che, se un fratello si rende conto del bisogno di un altro fratello in termini in cui lui può intervenire positivamente, senza necessità di richiesta alcuna, spontaneamente, si prodiga per prestargli aiuto, come farebbe (o dovrebbe fare) per un altro figlio dei propri genitori. Ma essendo anche educati ad una etica molto rigida, i fratelli massoni non devono (o non dovrebbero) mai favorire un fratello a scapito di un profano (parola che significa soltanto “fuori dalla porta, estraneo alla istituzione, senza alcuna valenza denigratoria) che fosse più meritevole di lui per il beneficio di cui si tratta.

Certamente, siamo uomini, e come tali, suscettibili di sbagliare, di interpretare in modo inesatto le norme che devono regolare i nostri comportamenti. Ma appunto per questo noi ci riuniamo continuamente per lavorare a questi aspetti e migliorare ogni giorno di più noi stessi, le nostre qualità.

Quanto ai complotti politici, a livello nazionale (come contestato alla P2) o internazionale (come attribuito agli Illuminati, al Circolo Bilderberg, al Sionismo, tutte entità che con eccessiva superficialità vengono associate, nell’immaginario collettivo alla Massoneria) possiamo dire che la Massoneria autentica disconosce queste entità e contesta la loro commistione alla nostra Istituzione. Purtroppo il termine “Massoneria” non possiede un copyright in nessun Paese del mondo, per cui chiunque, svegliandosi una mattina, decide di fondare una “massoneria”, può farlo impunemente e senza dover pagare a nessuno i diritti d’autore.

La P2 (che significa “Loggia Propaganda” e che prendeva il numero due nel registro delle logge del GOI) ha avuto per un certo tempo una sacrosanta funzione: consentire la partecipazione alla Massoneria di persone che, per motivi di opportunità, non potevano manifestare pubblicamente la loro appartenenza all’Istituzione, neppure agli stessi “fratelli”, in quanto c’era il rischio che qualcuno di essi, per dabbenaggine, distrazione od altro motivo più o meno lecito, potesse divulgarne la notizia. Mi riferisco a persone che, per la loro attività o funzione pubblica hanno il divieto (dovuto a pregiudizi dei loro superiori od a assurde disposizioni normative) di appartenenza alla Massoneria, soprattutto se considerata “società segreta”. Per esempio religiosi di molte chiese, militari delle varie armi, titolari di alti pubblici uffici, ecc.

Ad un certo punto, per un malinteso senso di proselitismo intervenuto in seno al Grande Oriente d’Italia verso la metà del secolo scorso, il numero di appartenenti alla P2 era salito vertiginosamente, essendo stati cooptati molti personaggi pubblici anche poco idonei (per non dire di peggio) agli scopi della Massoneria. Per la gestione di questa pletora di nominativi (una volta i membri della P2 erano solo tenuti a mente dal Gran Maestro che verbalmente li comunicava al suo successore, il che dimostra quanti pochi dovevano essere), nei primi anni ’70 fu nominato “Segretario Organizzativo” della loggia il Fratello Licio Gelli. Questo signore, forse seguendo una sua personale convinzione probabilmente condivisa da altri personaggi di rilievo ma che non rappresentavano comunque l’Istituzione, fece in modo di coltivare, in seno e sotto la copertura della Loggia P2, un gruppo di persone intenzionate (così si disse) a sovvertire la situazione politica dello stato italiano e ricreare un regime assolutistico di tipo militare o para-militare, che fosse stato anche “illuminato”, per il più prospero sviluppo dell’intero popolo italiano.

Ma, come disse una volta Alcide De Gasperi, “la peggiore delle democrazie è sempre migliore della migliore dittatura”, per cui questo progetto ebbe la disapprovazione ed il contrasto di tutta la famiglia massonica italiana che, anche in seno al Grande Oriente d’Italia, decise alla fine di demolire questa loggia e collaborare con le legittime autorità dello stato per bloccarne i propositi sovversivi.

Si evince, dunque, che la P2, nata come legittima loggia di una istituzione massonica, era, per caso e per suo conto, degenerata in un gruppo “politico” sovversivo che nulla aveva a che spartire con i principi e i metodi della autentica Massoneria.

Lo stesso, per quel che è a mia conoscenza (e certamente non sono tra gli ultimi arrivati), può dirsi, di quei gruppi di qualsiasi genere che pretenderebbero di affermare la loro egemonia ed il loro potere su uno o più (o tutti) Stati del mondo, usando da una parte il principio di solidarietà massonica (deformato), e dall’altra il paravento più o meno esplicito di appartenenza alla Massoneria Universale.

Domanda: A proposito, cosa si deve intendere con la definizione di “Massoneria Universale”, forse che intendete estenderla anche agli extraterrestri, agli alieni di tutte le galassie?

Risposta: La battuta è simpaticamente spiritosa. La risposta è no, non pretendiamo tanto. Con l’espressione “Universale” intendiamo dire che la Massoneria non è rivolta alle persone di una sola nazione o di alcune. Essa si rivolge a tutte le persone che abitano il pianeta Terra. Certamente ci saranno persone che, per un secolare bagaglio culturale diverso dal nostro, mal concilieranno i loro radicati principi etici e comportamentali con quelli della Massoneria, anche se essi sono così ovviamente sociali e morali da trovare riscontro in qualsiasi bagaglio culturale che abbia come fondamento la solidarietà umana, l’amore per il prossimo, la pacificazione dei rapporti politici e sociali.

Come abbiamo già detto, la Massoneria non fa questione di religione. Rifiuta soltanto l’ateismo, inteso come negazione di qualsiasi entità che abbia prodotto dal nulla o soltanto ordinato da un primordiale caos l’universo. Anche se la massoneria moderna nasce con una impostazione dichiaratamente cristiana, essa rifiuta qualsiasi dogmatismo relativo a credenze particolari o comportamentali. Essa ha considerato, e in moltissime zone a prevalente cultura cristiana (da non confondere con cattolico-romana) tuttora considera, il cristianesimo nella sua valenza simbolica, al quale unisce anche la storia ebraica del Vecchio Testamento, sempre sotto un aspetto simbolico e non letterale. Ma sotto questo profilo abbraccia anche l’islam che non sia integralista e dogmatico, ed accetta qualsiasi altra credenza o professione religiosa che propugni una vita onesta e pacifica, che spinga alla migliore armonia tra gli esseri umani, alla pace nei loro rapporti, alla solidarietà fraterna tra tutti gli esseri viventi, non esclusi quelli non appartenenti al genere umano, che chiamiamo, giustamente, animali, in quanto dotati, come noi, di un’anima. Che questa sia immortale o peritura, lo lasciamo alle convinzioni di ciascuno. A noi interessa il regolamento della vita così detta “terrena”, cioè contingente ed attuale, lasciando ad altre istituzioni il compito di occuparsi di un eventuale futuro post mortem, di un al di là di premio o di castigo.

Domanda: Che cosa intende lei per Massoneria Moderna? Ne Esiste anche una antica?

Risposta: In effetti, l’istituzione che ha il nome di Massoneria è abbastanza recente, anche se anteriore a quella che si stabilisce usualmente far nascere il 24 giugno 1717, con la creazione della Gran Loggia di Londra, poi diventata l’attuale Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Questa stessa creazione dimostra, peraltro, che le logge massoniche preesistevano ad essa, tant’è che sono quattro logge londinesi preesistenti che la creano. Ma se andiamo ad analizzare la sua essenza iniziatica, possiamo affermare che essa discenda e derivi dalle istituzioni iniziatiche preesistenti che, in ogni parte del mondo, ma, per quel che ci riguarda, nella civiltà circum-mediterranea, sono sempre state fiorenti, anche se le loro tracce storiche iniziano con i Sumeri, e poi, via via con i Fenici, gli Ebrei, gli Antichi Egizi, i Greci, i Romani, i Celti. I Romani le concretano nei Collegia Fabrorum, dai quali discendono nel Medio Evo, le corporazioni di mestiere, prime tra tutte quelle dei costruttori edili (famosi i Maestri Comacini), costruttori soprattutto di edifici sacri nella cui architettura esprimevano anche principi filosofici e teologici ai quali dedicavano appositi studi.

Con la nascita dell’Islam, anche nella civiltà araba alla quale Maometto indirizza la nuova religione, anch’essa derivante dall’ebraismo, come il cristianesimo, nel suo ambito nascono i gruppi iniziatici, che altro non sono che élites di studio e di approfondimento di nozioni attinenti al trascendente, al divino, se vogliamo, di cui l’essere umano ha sempre intuito l’esistenza ed al quale ha voluto dedicare un culto di immedesimazione tra il divino e l’umano.

Tutte queste realtà, costituiscono di fatto le antenate della Massoneria, e, direi meglio, una massoneria antica, dalla quale sostanzialmente discendiamo.

Domanda: Ho rilevato che, nel suo discorso, lei si riferisce sempre a “persone” o ad “esseri umani”. Non si riferisce mai agli “uomini”, come fanno molti massoni. Forse lei vuol farci capire che la Massoneria non è solo appannaggio della parte maschile del genere umano?

Risposta: In effetti lei ha ragione nel richiamare alcuni gruppi massonici che parlano sempre di uomini. Ma dobbiamo distinguere: uomo è l’essere umano, costituito da uomini maschi e uomini femmine. Solo in periodo romano, con l’elevazione della considerazione verso la femmina, questa è denominata “domina”, cioè “padrona, “signora”. In quel periodo nasce, e poi si protrae nel medioevo, la distinzione tra uomo e donna. In passato “homo” era l’essere umano, mentre l’uomo maschio veniva denominato “vir” in contrapposizione a “foemina”.

La massoneria, nella sua nascita effettiva, cioè prima del 1717, appartiene sia agli uomini maschi che agli uomini femmine. Parecchi documenti medioevali ne danno dimostrazione anche in tempi abbastanza recenti. Ma quando i signori inglesi, nel 1717, riformulano le norme da inserire nelle famose Costituzioni di Andersen (1723), riservano il diritto di accesso a “uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreta, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona riputazione”. Era pressoché identica alla formula dei clubs londinesi, dai quali le donne erano escluse.

Studi e riflessioni successive hanno convinto numerosi gruppi massonici a modificare queste caratteristiche, limitandosi esclusivamente alle prescrizioni del rituale di iniziazione che esplicitamente richiede che, per essere ammessi, occorre essere “uomini liberi e di buoni costumi”. Chiarito, dunque, il significato di “uomini”, nel senso che esso deve intendersi sia per uomini maschi che per uomini femmine, questi gruppi hanno accettato le donne.
 
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